Missione Thailandia

Il Natale a Lamphun ha avuto quest’anno una novità di rilievo. Un gruppo di fedeli buddiste si sono cimentate in una danza quasi natalizia nel contesto delle celebrazioni cristiane. Sembra cosa da poco ma la partecipazione attiva di questi gruppi a cerimonie di altre religioni non è scontata. Il paziente lavoro di amicizia, di vicinanza e di collaborazione, soprattutto con i vicini di casa (gli abitanti di Wiangyong) ha portato questo regalo a noi e alla comunità. Per il resto la festa natalizia si è svolta regolarmente con la cena comunitaria, la liturgia natalizia e la tradizionale lotteria. Anche i cristiani del Myanmar hanno rinunciato a una loro propria celebrazione in lingua kayan per poter unirsi all’unica festa della parrocchia. Tutti segni questi di un progressivo sviluppo della fede in Lamphun. Un grazie va a chi ha organizzato, ha collaborato e ha accompagnato questo percorso con la preghiera. Anche dall’Italia ci sono giunti gesti di solidarietà e attenzione che vorremmo ricambiare con la nostra preghiera.

Anche quest’anno la protezione di S. Francesco, il poverello di Assisi, ha mostrato la sua forza: ha preservato la festa della parrocchia di Lamphun, a lui dedicata, da un incredibile diluvio.

Le feste erano ormai organizzate da varie settimane, il Consiglio Pastorale aveva distribuito i compiti e il sabato 4 ottobre si era messo in moto la preparazione degli ambienti. I fedeli del Myanmar, i giovani della casa Emmaus, le suore, alcuni parrocchiani hanno fatto la loro parte nel predisporre, tendoni, sedie, tavoli, arredi… Alcuni giorni prima erano iniziate le serate di riflessione sul carisma di S. Francesco, concluse con le confessioni. Finalmente domenica 5 ottobre un mattino splendido dai colori sgargianti e pieno di sole la gente ha cominciato ad arrivare: da Lamphun, da Chiang Mai, da Chaehom, dal villaggio Karen di Papae, da Bangkok e anche da alcuni paesi esteri (Austria e Filippine). Un folto gruppo di vicini di casa, buddisti, con le loro autorità civili si sono volute fermare lungo tutta la cerimonia cristiana presieduta, come sempre, dal Vescovo Francesco Saverio Virà e accolitato da alcuni sacerdoti della diocesi.

La liturgia solenne è stata preceduta, com’é costume qui, dalla lettura della storia della comunità.

Successivamente il Vescovo ha inaugurato e benedetto la struttura multiuso che ospiterà i momenti solenni della parrocchia (non rari) e dove ha avuto luogo la S. Eucarestia. Molta e intensa è stata la partecipazione ricca di colori e di ricordi: le foto delle tappe della parrocchia lungo il 2014, i gruppi di fedeli della Cattedrale che promuovevano i loro carismi, la stessa presenza della Madre generale delle suore di Ban Marina, …

La festa in Thailandia include sempre la convivialità e il pranzo comunitario ha fatto da collante al clima amicale e fraterno che é seguito all’offerta floreale a S. Francesco. É stata l’occasione anche per ricordare i compleanni dello stesso Vescovo, di don Pietro e don Attilio.

Per la comunità delle suore la festa si è prolungata con la benedizione della loro casa recentemente adattata ad accogliere la nuova comunità.

Nel pomeriggio, una volta che gli ospiti sono ripartiti, sempre con l’aiuto e l’entusiasmo dei giovani (un po in ansia per andare a preparare gli esami universitari da sostenere l’indomani) si è riportato tutto il materiale ai loro padroni: le sedie alla scuola pubblica, i tendoni all’amministrazione locale, piatti e pentole alla ditta invitata, gli oggetti liturgici nella cappella… In poco tempo la zona aveva il volto di un giorno normale, se non fosse per le bandiere e le decorazioni lungo la strada. Dopo pochi minuti dalla conclusione di tutto si è scatenato un vento e un temporale come mai si era visto in tutta la stagione delle piogge. Sembrava si fosse trattenuto proprio per permettere alla giovane comunità di Lamphun di festeggiare degnamente il suo patrono. Grazie a Dio non ha causato nessun danno alle persone o alle cose, al contrario ha rinfrescato il resto della giornata e ha dissetato le piante da poco piantate per abbellire gli spazi.

Sono stati spesi più di tre anni per dare consistenza e stabilità alla ‘sede’ centrale della parrocchia dotandola di casa per sacerdoti e salone multifunzionale, creando un ritmo celebrativo e dando vita ad alcune attività permanenti, grazie anche alla presenza delle suore. Quest’anno ci sembrava adatto per concretizzare una nostra presenza missionaria anche presso distretti della parrocchia lontani geograficamente. Abbiamo quindi affittato due locali, sulla strada principale, nel centro dei capoluogo Pasang e Banhong rispettivamente a mezzora e a un’ora di distanza da Lamphun, e settimanalmente assicuriamo la nostra presenza, sacerdoti e suore, per iniziare a conoscere i ritmi di vita della popolazione locale e per far conoscere il cristianesimo e la vita della parrocchia.

Non è semplice cominciare dove non si conosce se non qualche cristiano. Si comincia visitando i templi e instaurando un rapporto con i ‘parroci’ buddisti locali, poi si frequentano alcuni luoghi chiave della popolazione (mercati, uffici pubblici, scuole), si inizia a presenziare agli eventi più importanti del distretto (feste, funerali, eventi sportivi…), si cammina e si chiacchiera con i curiosi.

A tutti offriamo un sorriso e dimostriamo di essere interessati alle loro attività, chiediamo cosa fanno, come fanno e che risultati ottengono. Qualcuno ti racconta la sua vita, altri ti rivolgono le loro numerose domande… La meta è di poter usare dei due locali per eventuali attività informative e formative. Chi desidera sapere qualcosa in più del cristianesimo ha accesso a del materiale (fascicoletti, dvd, brochure…) ma soprattutto può scambiare due parole. Le stanze individuate si prestano anche per momenti di preghiera e di fatto abbiamo iniziato a intercedere per la popolazione locale con la preghiera, a noi comune, della liturgia delle ore.

cammino di fede. Eppure gli inizi sembrano assomigliarsi: chi apre la porta con maggiore disponibilità sono persone segnate dalla sofferenza e marginalizzate. Una parola di conforto, una preghiera rivolta a un Dio che non conoscono, sembra illuminare la loro oscurità e riscaldare il loro cuore. Sentiamo che pur facendo uso di moderni strumenti e strategie il contatto personale, la visita domiciliare, il saluto e il dedicare tempo resta il metodo fondamentale per cominciare.

L’esperimento di questi due locali, inizialmente fissato per un anno, avrà bisogno di più tempo e, sicuramente, anche di più risorse materiali, ma resta indubbio che la fedeltà e la cortesia discreta dei missionari fanno la prima immagine della proposta cristiana.

Dopo un paio di mesi di attività non si possono certo raccogliere i frutti. Al contrario, in questo contesto il lavoro prevede tempi lunghi prima che il ghiaccio e la diffidenza possano aprirsi. Ma questi primi passi della proclamazione del vangeli, in contesto urbano, aiutano a valorizzare gli sforzi dei primi missionari nell’aprire nuove vie e contatti con popolazioni isolate, aiutano anche a riflettere sul metodo missionario e sulle prime parole da dire a chi da sempre pratica un altro

Si è svolto tra il 16 e il 18 settembre 2014 il secondo meeting dei missionari stranieri che prestano il loro servizio presso la diocesi di Chiang Mai. L’incontro, promosso dall’Ufficio Missionario di Chiang Mai, ha permesso ai 24 partecipanti, in rappresentanza dei 64 missionari provenienti da 15 nazioni diverse, di rafforzare il loro legame con la Diocesi e con la società thailandese oltre che consolidare l’amicizia e la collaborazione tra le differenti congregazioni.
Le strutture diocesane hanno accolto i religiosi/e e i laici che hanno così vissuto un momento di aggiornamento, di preghiera, di scambio e fraternità.
Temi forti del meeting sono stati la situazione socio-politica attuale della Thailandia e l’Esortazione Apostolica ‘Evangelii Nuntiandi’ di Paolo VI. Padre Niphot, il primo sacerdote della Diocesi di Chiang Mai, nonchè responsabile del Centro di Ricerca e Formazione Religioso e Culturale della Diocesi, ci ha aiutato a comprendere l’origine dell’attuale crisi sociale e politica invitando ad andare oltre le questioni di cronaca e intravedere l’ideologia economico-consumistica che innerva le scelte attuali. Facendo ricorso a parecchio materiale pubblicato anche dalla FABC (Federazione delle Conferenze Episcopali dell’Asia) ci ha esortato a un maggior lavoro di inculturazione, attenti anche alla visione olistica della realtà presente nelle popolazioni del Nord.
Riguardo il documento papale sull’Evangelizzazione nei tempi moderni si è voluto sottolineare la finalità prima della missione che è il costituire una ‘chiesa locale’ matura e la ‘gerarchia delle verità’ da proclamare, riflessione questa importante per accompagnare la riflessione diocesana sull’iniziazione cristiana degli adulti (oggetto del piano pastorale 2014) e sul processo formativo da mettere in atto per generare i nuovi cristiani.
L’incontro, sollecitato dagli stessi missionari nell’edizione precedente, ha goduto di un clima semplice e spontaneo costituito anche da momenti di preghiera e di lavori di gruppo. La presenza del Vescovo Francesco Saverio Virà, che ha presieduto la santa messa del 17 settembre, ha ulteriormente arricchito il valore del nostro ritrovarci come ‘collaboratori della diocesi’.

Il villaggio karen di Papae ha dimostrato di saper organizzare anche eventi liturgici importanti come il Natale. Quest’anno, con un freddo pungente alle porte, hanno potuto utilizzare appieno di tre risorse in più rispetto l’anno scorso:

Una cappella completata e attrezzata addirittura con la luce (pannelli solari), la presenza dell’anziano catechista Mudì, collaboratore fin dalla fondazione della comunità e l’apporto delle suore di Ban Marina, ormai stabili nella nostra parrocchia.

La festa, coordinata dall’instancabile parroco don Giuseppe, si è svolta con la cena comunitaria preparata dal villaggio, la santa Messa natalizia con la deposizione del Bambino Gesù nel caratteristico presepio, il canto della stella e un momento di fraternità con la distribuzione di doni e l’estrazione della lotteria.

In occasioni come questa tutti gli abitanti del villaggio, cattolici o meno, partecipano volentieri e aprono spazi di conoscenza reciproca e di annuncio. Purtroppo quest’anno la presenza dei ragazzi è stata minore dovuta al fatto che la scuola aveva organizzato il Campo scout proprio la sera del Natale. Bisogna ricordare che in Thailandia il giorno del Natale é un giorno ordinario e si va a scuola o a lavorare come tutti gli altri giorni, salvo chiedere un permesso speciale o cambiare i turni di lavoro.

Si sono uniti alla festa del villaggio anche alcuni coraggiosi parrocchiani di Lamphun che hanno sfidato il freddo della montagna e la scomodità della strada. Anche a loro dobbiamo un grazie per rendere questa comunità, geograficamente lontana (un ora e mezza dalla chiesa di Lamphun), vicina al cuore e alla preghiera dei credenti della cittá.

IL VIDEO: NATALE A PAPAE

Si sono appena conclusi i 27mi Giochi olimpici del Sud Est Asiatico dove il medagliere della Thailandia ha superato con gran margine quello dei padroni di casa (e organizzatori): il Myanmar.

L’evento, organizzato magnificamente e senza badare a spese, ha dato una immagine del Myanmar spettacolare. Hanno collaborato per spese e organizzazione Thailandia, Cina e Giappone.

Contemporaneamente a questa kermesse sportiva che ha attirato l’attenzione della maggior parte della popolazione thailandese, distogliendola dalle continue e ormai incomprensibili proteste politiche a Bangkok, nella nostra parrocchia di Lamphun, per la prima volta, si è realizzato il Natale per gli immigrati del Myanmar residenti nelle tre provincie di Chiang Mai, Lamphun e Lampang.

Circa 500 fedeli, la maggior parte cattolici ed evangelici, si sono riuniti per un pomeriggio di festa, spettacoli, canti, pasti e coreografie e per la celebrazione eucaristica natalizia, presieduta da un sacerdote birmano (p. Dominique).

I responsabili dei vari gruppi e delle varie etnie da tempo avevano preparato ogni cosa: hanno coinvolto la parrocchia di Lamphun e hanno realizzato un torneo sportivo lungo tutto il tempo di avvento. Nei giorni antecedenti il Natale sono passati a cantare la chiarastella nelle famiglie e a noi sacerdoti di Lamphun.

La festa si è svolta nella nuova struttura, non ancora terminata, della parrocchia e negli spazi adiacenti. Moltissime persone, si sono prodigate per decorare gli spazi, preparare il cibo, accogliere gli ospiti e controllare che tutto si svolgesse nel migliore dei modi. La festa è stata un successo, tanto che lo stesso parroco, don Giuseppe e p. Dominique hanno lanciato la proposta di ritrovarsi ancora per simili celebrazioni.

IL VIDEO: NATALE BIRMANO

Da tanto tempo in tutta la Thailandia non si percepiva un freddo simile, mancava solo la neve!  La gente ha fatto ricorso alle difese più strane: coperte, guanti, berretti e sciarpe… cose assai normali in Italia ma del tutto inusuali in queste zone.

La comunità di Lamphun ha festeggiato il Natale con grande solennità. Alcune centinaia di persone hanno partecipato a tutti i momenti della festa: la cena comunitaria, la celebrazione eucaristica e le coreografie preparate dai giovani. E`stata così collaudata la nuova sala multifunzionale che, nonostante non sia ancora completata, ha dimostrato di essere davvero adatta per simili eventi, ormai frequenti nella parrocchia.

La sala ha permesso anche di distinguere gli spazi comunitari e di lasciare la chiesa allestita esclusivamente per le confessioni, la celebrazione e la preghiera.

Novità di quest’anno è stata la partecipazione numerosa degli abitanti del villaggio circostante, Wiang Yong, tutti di religione buddista. L’amicizia e la vicinanza costruita nel tempo da una buona relazione e da una reciproca stima hanno permesso che questi nostri fratelli rompessero il ghiaccio e si coinvolgessero nella vita dei cristiani. Ci sembra questa una buona notizia che merita risalto. Per il resto si è consolidato il buon rapporto con le autorità locali, con alcune imprese che hanno anche collaborato nella lotteria e con l’intero villaggio di cui si sono rispettate le tradizioni e i ritmi.

Il Signore ha benedetto ancora una volta questa piccola comunità e ci ha fatto dono di un po di calore nel cuore. Il freddo quindi è stato vinto.

IL VIDEO: NATALE A LAMPHUN

Domenica 8 settembre la comunità di Lamphun ha unificato le celebrazioni per festeggiare con i giovani una giornata speciale, dedicata alla recente Giornata Mondiale di Rio e al messaggio che il Papa ha rivolto loro.

E’ stata una giornata vivace e ben orchestrata dai sacerdoti e religiose coinvolgendo specialmente i gruppi con maggiore facilità a ritrovarsi. Oltre ai parrocchiani thailandesi e birmani sono convenuti i giovani della scuola di Agraria, della scuola di taglio e cucito seguita dalle suore di Baan Marina, del progetto reale ’72 Phansa’, e gli universitari della casa Emmaus.

L’incontro ritmato dalle note musicali di una delle coreografie di Rio de Janeiro, è cominciato con l’eucarestia cui è seguito un video sintesi dell’evento brasiliano. Sono stati ripresi per la riflessione alcuni testi che il Papa ha diretto ai giovani del mondo, in modo speciale il messaggio di convocazione della Giornata Mondiale. Tra noi è stata presente anche una delle 25 persone che hanno rappresentato la Thailandia a Rio. La sua toccante testimonianza ha arricchito la mattinata di riflessione proseguita con un tempo personale nel silenzio e nella preghiera sullo stile Taizè, qui molto apprezzato. Il pranzo comunitario preparato e offerto dai fedeli birmani ha concluso la festa in allegria e semplicità.

Ecco il video report della giornata (clicca il link): Festa dei giovani a Lamphun

Dopo il rientro di don Pietro Melotto, il 6 maggio scorso, che dalla parrocchia di Phrae, dove ha svolto per un anno il suo servizio, si reintegra nell’equipe dei fidei donum a Lamphun, ufficialmente é iniziata domenica 19 maggio, solennità di Pentecoste, anche la presenza della Congregazione ‘Misioneras del Sagrado Corazon de Jesús y Maria’ nella parrocchia ‘S. Francesco di Assisi’.

Due sorelle, in questa prima fase, saranno ospiti delle strutture parrocchiali nei fine settimana e collaboreranno nella formazione catechistica e liturgica dei catecumeni oltre che alla visita delle famiglie e all’accompagnamento del villaggio karen di Papee.

Successivamente si prevede l’acquisto di un terreno e la sistemazione di alcune strutture abitative e operative per giovani.

In verità la congregazione ha vagliato a lungo l’idea di stabilire una nuova comunità nella zona. Varie visite al luogo, più o meno ufficiali, si sono alternate con dialoghi e conoscenza delle persone. La stessa amicizia con la Congregazione, nata da precedenti occasionali collaborazioni, ha favorito il discernimento, e non é mancato il supporto e l’incorag-giamento del vescovo di Chiang Mai.

Attualmente la Congregazione, sorta in Spagna nel 1926 ad opera di M. Teresa Dupois, ha due comunità:

• una nel centro di Chiang Mai, accompagnando ragazze nell’inserimento lavorativo e organizzando per loro un percorso di specializzazione in taglio e cucito;
• l’altra nella provincia di Payao, sempre con una struttura di alloggio per ragazze e un laboratorio di taglio e cucito.

Questa di Lamphun dovrebbe essere la loro terza fondazione e si prevede manterrà lo stesso stile: aiuto alle giovani in età lavorativa e formazione professionale e cristiana.

La parrocchia di Lamphun è collocata in una zona di rapido sviluppo ed è forte la richiesta di manodopera. Molti giovani si riversano nella zona per le numerose fabbriche e imprese produttive. Sono giovani che vanno anche aiutati ad affrontare le dinamiche urbane dal momento che la maggioranza proviene da zone rurali. Il servizio delle religiose thailandesi sarà quindi provvidenziale verso i giovani e verso la società thai.

Fin da subito la comunità ha espresso la sua gioia dapprima nel riavere don Pietro Melotto come sacerdote nella parrocchia, poi nell’accogliere la notizia di questa nuova presenza.